La raucedine può essere dovuta a vari fattori. Quando non è passeggera, è necessario farsi controllare da a uno specialista in modo da stabilirne le cause. Ci si può rivolgere a un otorinolaringoiatra specializzato nei problemi vocali o a un foniatra. Entrambi sono in grado di esaminare le corde vocali introducendo un piccolo telescopio rigido nella bocca o un fibroscopio nel tratto vocale attraverso le narici. Per studiare lo schema vibratorio delle corde vocali, e per non trascurare anche la più piccola anomalia, lo specialista dovrebbe utilizzare lo stroboscopio (provvisto di una luce pulsante) o avvalersi della videochimografia (immagini digitali ad alta velocità). Inoltre dovrebbe essere in grado di registrare le immagini della laringe su un computer o tramite una telecamera affinché il paziente possa rivederle quando vuole. Ecco perché ti consiglio di portare con te una penna USB nel caso debba sottoporti a una visita specialistica.
Avere la raucedine non vuol dire necessariamente che la voce sia così affaticata da doverla mettere a riposo. Nella maggior parte dei casi è dovuta alla recente comparsa di una tensione involontaria della gola che impedisce alla voce di fuoriuscire liberamente, ma non al punto di averle causato danni permanenti. La voce del cantante è rauca, ma non è danneggiata. La tensione involontaria si può risolvere nel giro di poche ore, dopodiché la voce torna a essere perfettamente sana e funzionante.
La raucedine può essere causata da:
• ensione muscolare eccessiva, causata a sua volta da:
- una tecnica vocale scorretta del canto e del parlato
- stress
- emotività
• Infiammazione, causata a sua volta da::
- irritazione (ad esempio da fumo)
- corde vocali asciutte
- infezione
- reflusso esofageo
- allergie
- alcuni farmaci
• Modifiche strutturali delle corde vocali come:
- fase iniziale di noduli
- cistit
- polipi
- corde vocali sanguinanti
• Danni nervosi (molto raro)
Voce affaticata
Una tensione involontaria persistente può causare l’irritazione e il gonfiore delle mucose delle corde vocali (il termine medico è “edema). In questo caso, le corde vocali non oscillano con la consueta rapidità, provocano un abbassamento della voce e ne incupiscono il timbro. Il gonfiore impedisce loro di chiudersi completamente, una parte del fiato riesce a passare e le fa vibrare producendo un suono roco, scuro e arioso.
Cantare con la raucedine
Se un cantante decide di cantare anche con la voce rauca (magari perché ha un concerto), dovrà faticare per chiudere le corde vocali in maniera appropriata. La pressione sarà maggiore nella parte interessata dal gonfiore. Produrre un suono chiaro quando le corde vocali sono gonfie è possibile, ma richiede un notevole sforzo. Molti cantanti riescono a portare a termine un concerto, pur con qualche problema sugli acuti.
Cantare quando la voce è affaticata nella maggior parte dei casi non fa altro che peggiorare la situazione. Alla fine dell’esibizione le corde vocali potrebbero gonfiarsi al punto da non potersi più chiudere, e il cantante potrebbe diventare afono. Spesso sento i cantanti dire: “Che strano. Prima di andare in scena avevo un calo di voce. Al momento di cantare la voce mi è tornata, ma poi è scomparsa. Questo fenomeno non è affatto strano, se si conosce la fisiologia della voce. Il cantante è costretto a “strizzare le corde vocali gonfie per far uscire le note, e non ha fatto altro che aumentare la tensione involontaria. Insomma, le corde vocali si sono gonfiate ancora di più.
Un circolo vizioso
Molti cantanti non trovano particolarmente logorante per la voce cantare con le corde vocali gonfie, così le costringono a chiudersi finché non ritrovano il suono. Il problema è che, così facendo, continuano a cantare intensificando le tensioni già presenti. Il gonfiore delle corde vocali si aggrava, specialmente nell’area più interessata dalla tensione involontaria, quanto più il cantante insiste a irritarle. A un certo punto saranno talmente gonfie da non potersi chiudere bene, e si innescherà un circolo vizioso. Le corde vocali si chiudono solo dove sono gonfie, la pressione aumenta su quelle aree e le fa gonfiare ulteriormente. A un certo punto in queste aree si produce una callosità più o meno irreversibile che cresce progressivamente fino a impedire alle corde vocali di funzionare. La loro funzionalità è quindi compromessa, e il cantante è costretto a interrompere la sua attività.
Si rivolgerà a uno specialista, il quale gli diagnosticherà dei “noduli alle corde vocali, detti anche “noduli del cantante. Si parla di noduli quando il gonfiore è presente nello stesso punto su ciascuna corda vocale.
Periodo di silenzio, logopedia o intervento
La presenza di noduli alle corde vocali è sintomo di una tecnica vocale scorretta. Si può provare a osservare un periodo di silenzio assoluto: bisognerà astenersi dal cantare, parlare o sussurrare per 10-14 giorni, e questo in molti casi basta a far recedere i noduli. Di solito è il metodo più rapido per risolvere il problema.
Un’altra possibilità è quella di rivolgersi a un logopedista che ci farà fare degli esercizi mirati a far sparire i noduli. Ottenere i risultati desiderati richiede però un certo periodo di tempo. In alcuni casi, il medico può anche suggerire un’operazione per asportare i noduli. Dopo una decina di giorni le corde vocali guariscono. In questo periodo, bisogna astenersi dal cantare e parlare.
In questi casi suggerisco sempre ai cantanti di fare osservare alla voce un periodo di riposo assoluto. È una soluzione rapida, economica e priva di effetti collaterali.
A prescindere dalla scelta del cantante, è importante che impari a cantare con una tecnica corretta, in modo da prevenire problemi simili in futuro. In caso contrario sarà sempre soggetto a sbalzi di voce, continuerà a cantare nonostante la raucedine e peggiorerà le cose. A quel punto dovrà osservare nuovamente un periodo di riposo, rivolgersi a un logopedista o sottoporsi a un’operazione.
Noduli alle corde vocali
La raucedine è il primo sintomo di un’impostazione vocale scorretta. Se diventa persistente, o se sospetti di avere un principio di noduli alle corde vocali, rivolgiti a uno specialista per un controllo. Se il medico ti diagnostica dei noduli, o un principio di noduli, ci sono numerose soluzioni che puoi attuare per scongiurare un’operazione.
Meglio prevenire, lascia riposare la voce
È preferibile prevenire che le corde vocali si affatichino o si danneggino. Insomma, se la voce è affaticata, le corde vocali hanno bisogno di riposo! È come per le vesciche: per farle sparire bisogna stare a riposo. Se continui a irritare le corde vocali, il gonfiore non potrà diminuire. Se abbiamo delle vesciche ai piedi, l’unico modo per liberarcene è dare un po’ di riposo ai piedi e usare un paio di scarpe più comode. Le corde vocali vanno trattate allo stesso modo. Evita di parlare, concedi un po’ di riposo alla voce. Prenditi un paio di giorni di assoluto silenzio, e se devi comunicare con chi ti sta vicino, fallo scrivendo dei bigliettini.
Un periodo di riposo assoluto
Se ti sono stati diagnosticati dei noduli alle corde vocali, il mio consiglio è sempre quello di farle riposare per una settimana o una decina di giorni, a seconda dell’entità dei noduli. Per “riposo intendo che NON DEVI EMETTERE UN SINGOLO SUONO! Evita di bisbigliare, perché affatica la voce ancora di più che parlare normalmente. Evita anche di schiarirti la voce, lascia riposare le corde vocali e comunica con gli altri tramite dei bigliettini. Questo metodo è estremamente efficace e privo di controindicazioni. Molti scoprono anche che osservare due settimane di assoluto silenzio è un’esperienza sorprendente che può svelare i lati nascosti del nostro carattere.
Se devi interrompere questo periodo di silenzio per qualche motivo, parla in modo chiaro e sostieni bene il suono con la gola aperta. Bisbigliare o parlare in maniera “cauta non è una buona idea, dal momento che la cautela ci porta a intensificare la tensione involontaria della gola. Molti tentano di parlare a voce molto bassa tralasciando il sostegno. Ma parlare a bassa voce in maniera corretta è difficile e tecnicamente impegnativo. A quel punto è meglio aggiungere più suono e sostenerlo bene.
Rilassa la voce
Evita la tensione involontaria della gola anche quando non parli o canti. Questo vale anche quando la voce è sana. Prova a rilassarti, respira profondamente e immagina che la gola si apra inspirando. Tieni la gola aperta anche quando espiri e, più in generale, fai attenzione a non irrigidire i muscoli intorno alla gola.
Pensa positivo
È importante non preoccuparsi troppo delle corde vocali. La gola reagisce in maniera istantanea alle nostre emozioni. Basti pensare alla sensazione di quando siamo tristi: la gola si chiude, proviamo una specie di “nodo e la voce va per conto suo. Prova a pensare in positivo e a mandare pensieri solari e gioiosi alle corde vocali.
esercitati con la voce a riposo
Osservare un periodo di silenzio non significa starsene necessariamente con le mani in mano. Possiamo fare dei suffumigi e approfittare di questa pausa per concentrarci sugli esercizi per la respirazione e il sostegno che non richiedono l’uso della voce. Potremo inoltre lavorare a migliorare la condizione fisica e la resistenza che ci consentiranno di proteggere meglio le corde vocali in futuro. Fai attenzione a non irrigidire i muscoli della gola quando fai un esercizio fisico. Questo lavoro metodico durante il periodo di silenzio ci permetterà di migliorare più rapidamente la nostra tecnica quando saremo nuovamente in grado di cantare.
Ricominciare
Dopo una settimana o due potrai farti visitare nuovamente da uno specialista:
- Se i noduli sono scomparsi, puoi cominciare ad allenare la voce utilizzando una tecnica vocale corretta per prevenire ricadute.
- Se i noduli non sono scomparsi del tutto, o se il gonfiore si è ripresentato, prova a osservare un’altra settimana di silenzio finché le corde vocali non si saranno sgonfiate.
- Solo in pochi casi si rende necessario asportare chirurgicamente i noduli. Il periodo di silenzio non sarà stato comunque tempo sprecato, se nel frattempo avremo lavorato alla nostra tecnica.
Evita la tensione involontaria
Quando le corde vocali saranno guarite, qualunque sia stata la terapia (periodo di riposo, logopedia o intervento chirurgico), bisognerà imparare a evitare la tensione involontaria della gola che ha causato il problema alle corde vocali. Così facendo sarà possibile cantare senza logorare la voce un’altra volta.
Per evitare la tensione involontaria, devi utilizzare i tre principi generali del canto. Immagina di creare un cerchio, una grossa apertura o una fortezza intorno alle corte vocali, in modo che abbiano lo spazio sufficiente per tendersi. Le corde vocali possono lavorare per lunghi periodi di tempo, ma NON POSSONO sopportare anche il carico extra della tensione involontaria.
Eccesso di muco
Se un cantante ha una quantità eccessiva di muco sulle corde vocali, significa che forse sono irritate. Quando le mucose delle corde vocali sono secche o irritate, secernono del muco per proteggersi. Cerca di scoprire la possibile causa di questa irritazione: forse è una leggera infezione, un’allergia o la tensione involontaria della gola.
Tecnica scorretta
Se un cantante ha sempre il muco in gola, potrebbe darsi che abbia una tecnica vocale scorretta. In ogni caso, è normale che la voce cerchi di proteggersi producendo molto muco dopo un concerto particolarmente impegnativo. Se sospettiamo che la nostra tecnica non sia corretta, dobbiamo ricordarci di rispettare i tre principi generali: sostegno, twang necessario, mandibola retratta e labbra non contratte.
Infezione
Se hai un principio di infezione, è bene evitare di affaticare la voce. Canta e parla il meno possibile, e raccogli le forze per combattere l’infezione. In alcuni casi potresti aver bisogno interpellare il medico, che ti prescriverà degli antibiotici. Evita per quanto possibile di cantare con la febbre.
Allergia
Se la voce risponde in maniera normale e il cantante non avverte fastidi nel cantare, non ha mal di gola e sta bene, l’eccesso di muco può essere dovuto a un’allergia. Prova a scoprirne la causa. Hai qualche idea in proposito? Quando sono iniziati i sintomi? Riesci a ricollegarli a un fattore ben preciso? Cerca di eliminare tutti i fattori che ritieni responsabili. Scopri cosa ti provoca allergia, e stanne alla larga. Eventualmente consulta uno specialista e sottoponiti a un test allergologico.
Voce “impastata
Quando ci si sveglia la mattina, spesso la voce è “impastata. Per tutta la notte non abbiamo fatto altro che inspirare ed espirare aria attraverso la gola e le mucose delle corde vocali. Magari abbiamo anche dormito con la bocca aperta, e questo ci ha seccato ancora di più le mucose. La secchezza delle mucose poco dopo il risveglio impedisce alle mucose di produrre le vibrazioni rapide necessarie per un suono pulito, così la nostra voce avrà un suono sporco e irregolare, la cosiddetta voce “impastata.
Dovremmo lasciare che la naturale produzione di muco faccia il suo corso. Presto le mucose si lubrificheranno e la voce tornerà normale. Se cominciamo a schiarirci la voce grattando via il muco, le corde vocali ne produrranno dell’altro per umettare le parti secche. Dopo che ci saremo schiariti la voce, le mucose produrranno dell’altro muco, ci schiariremo di nuovo la voce, e così via: il cantante e le membrane mucose si terranno impegnati a vicenda per tutta la giornata.
Schiarirsi la voce
Quando ci schiariamo la voce, raschiamo via il muco dalle corde vocali. L’atto in sé non è dannoso, ed è di vitale importanza se il muco si prepara a scendere nella trachea, ma schiarirsi la voce ripetutamente e con forza può irritare le mucose. Invece di raschiare via il muco, lascia che rimanga dov’è e che ricopra le parti secche delle mucose. Usa la voce normalmente, e non preoccuparti se è impastata. Comincia pian piano a canticchiare o a parlare, in modo che le vibrazioni rapide delle corde vocali eliminino l’eccesso di muco. Un altro metodo per liberarsene consiste nel chiudere la bocca e le cavità nasali (turandosi il naso), aspirando aria e deglutendo allo stesso tempo. Così facendo si produce un vuoto che risucchia l’eccesso di muco dalle corde vocali.
Prevenzione e pronto intervento vocale
Anche quando un cantante accusa un forte calo o la perdita della voce, spesso sono sufficienti poche ore per risolvere il suo problema. Gran parte del nostro lavoro al Complete Vocal Institute consiste nel fungere da “pronto intervento per la voce. In pratica i cantanti mi chiamano durante le loro registrazioni in studio o le tournée perché hanno problemi con la tecnica o la voce. Come agire dipende dalle circostanze, ma di solito come prima cosa chiedo sempre al cantante di rivolgersi a uno specialista per avere una diagnosi dopo l’esame con lo stroboscopio o il fibroscopio.
- La maggior parte delle volte il responso dello specialista è che, per quanto sia evidente a tutti che il cantante ha perso la voce e che non è in grado cantare, le corde vocali non mostrano niente di allarmante. In questo caso bastano poche ore di esercizio per eliminare la tensione involontaria della gola e ripristinare il corretto funzionamento della voce. Però il sostegno richiede più energie. Se il cantante è fisicamente forte e riesce a trovare le energie necessarie, potrà portare a termine il concerto.
- Spesso le corde vocali sono arrossate e irritate ma non presentano segni di danneggiamento. Anche in questo caso rimuovere la contrazione muscolare involontaria permetterà al cantante di portare a termine il concerto e di prevenire ulteriori irritazioni.
- A volte le corde vocali mostrano segni di affaticamento, magari con un principio di noduli. In questi casi c’è poco da fare. Sarà necessario concedere alle corde vocali un periodo di riposo! Al giorno d’oggi i medici possono prescrivere farmaci che riducono il gonfiore e consentono al cantante di portare a termine un concerto. Questa soluzione non è sempre consigliabile, perché teoricamente le corde vocali hanno bisogno di riposare, e cantare in queste condizioni può prolungare o complicare il decorso.
Capita anche ai cantanti più esperti di provocare la tensione involontaria della gola, talvolta al punto da rimanere completamente afoni.
Pronto intervento telefonicoe
Non sempre mi è possibile raggiungere un cantante in tempo per un concerto. In questi casi dobbiamo lavorare al telefono, ma il pronto intervento telefonico è più efficace se abbiamo già lavorato insieme in precedenza.
La causa dei problemi vocali
Mucose secche, eccesso di muco e uno scarso monitoraggio (altoparlanti o monitor che consentono al cantante di sentire la sua voce sul palco) sono alcuni dei fattori che possono dare al cantante l’impressione che la voce non funzioni come al solito, inducendolo così ad alterare la sua tecnica. Quando la voce non risponde come dovrebbe, spesso il cantante cerca di compensare introducendo una tensione involontaria della gola che a sua volta ostacola ancora di più la voce, e così via.
La cosa importante è non lasciarsi fuorviare e non innescare un circolo vizioso nel quale la tecnica viene sostituita dalle tensioni muscolari.
L’importanza della condizione fisica
Spesso i problemi di voce nascono da un deperimento della condizione fisica. Se il cantante comincia ad accusare segni di stanchezza durante una tournée impegnativa o lunghe sedute in studio di registrazione, non avrà le forze necessarie per sostenere le note ed evitare la tensione involontaria della gola. Questa stanchezza si manifesta spesso verso la fine di un concerto: il cantante ha esaurito le energie e la sua voce ha perso smalto. Eliminare la contrazione muscolare richiede ancora più energie del solito, e il cantante si stanca molto di più. Nella maggior parte dei casi i primi problemi si manifestano sugli acuti e i volumi, che cominciano ad affievolirsi.
Se il cantante non elimina la tensione involontaria e non recupera le energie riposando a sufficienza, i problemi aumenteranno. Comincerà a soffrire di raucedine, e la situazione precipiterà in poco tempo. La voce finirà per bloccarsi al punto da rendere necessario il pronto intervento vocale per portare a termine la tournée o il lavoro in studio di registrazione.
Sonno
Dormire a sufficienza è fondamentale, specie quando si è impegnati in una lunga tournée. Il sonno permette infatti alle corde vocali di eliminare le eventuali irritazioni spuntate durante la giornata, e il cantante può recuperare le energie per sostenere bene le note. Le ore di sonno necessarie variano da cantante a cantante. Cerca di rispettare sempre i tuoi limiti, se vuoi superare senza problemi un periodo particolarmente stressante.
Cibo e bevande
Quando hanno un calo di voce, molti cantanti ricevono i consigli più disparati: “Mangia un tuorlo d’uovo col tabasco, “Bevi un po’ di latte caldo col miele (sai, il miele è un emulsionante), “Metti qualche goccia d’inchiostro in un bicchiere d’acqua, “Evita assolutamente la cioccolata, “Bevi qualcosa di caldo, “Bevi qualcosa di freddo, ecc. Come distinguere i rimedi efficaci da quelli inefficaci? Non possiamo certamente provarli tutti!
Se conosci un po’ l’anatomia del corpo umano, saprai che le corde vocali si trovano al di sopra della trachea, e che il cibo e le bevande passano attraverso l’esofago, non la trachea. In altre parole, cibo e bevande non entrano mai a contatto con le corde vocali, a meno che non ci vadano di traverso. E QUESTO consiglio non credo di averlo mai sentito! Quindi è assurdo credere che determinati cibi o bevande possano lubrificare le corde vocali. Tuttavia è vero che alcuni cibi e bevande hanno un effetto positivo su alcuni cantanti, perché li aiutano a rilassarsi o a vincere il nervosismo. Sei tu la persona più indicata per capire se bere o mangiare una determinata cosa ti è d’aiuto. In questo caso non c’è motivo per cui dovresti smettere di farlo.
Suffumigi
Quando si fanno i suffumigi, il vapore entra a diretto contatto con le mucose delle corde vocali. In caso di raucedine possiamo inalare il vapore dell’acqua bollente con aggiunta di camomilla o altre erbe, come ad esempio il timo. Trova il composto più efficace per te.
Prendi una bacinella, un asciugamano grande e un cronometro. Metti una manciata di fiori di camomilla nella bacinella e versaci sopra dell’acqua bollente. Fai partire il cronometro, copri la testa con l’asciugamano e inala i vapori per un massimo di dieci minuti. Attenzione a non scottarti, ma non far raffreddare neanche troppo l’acqua. Nei primi dieci minuti la camomilla sprigiona infatti certi olii essenziali che fanno bene alle mucose. Inspira sia col naso che con la bocca.
Una volta finito, è importante lasciar riposare le mucose: rimani in silenzio per almeno trenta minuti. Riprendi quindi a parlare cominciando dolcemente. Non schiarirti la voce, e lascia che il muco rimanga sulle corde vocali anche se la voce può avere un suono strano. Quando le mucose saranno pronte, si libereranno automaticamente del muco in eccesso. Potrai sottoporti a tutti i suffumigi che riterrai necessari, ma ricorda di non parlare per trenta minuti dopo ogni applicazione. Lascia che il muco rimanga dov’è e che sparisca da solo. Interrompi le inalazioni circa quattro ore prima di cantare.
Alcol
L’alcol può influire negativamente sul canto, perché esercita un’azione dilatante sui vasi sanguigni. Spesso chi alza “il gomito ha gli occhi arrossati proprio per questo motivo. Anche i vasi sanguigni delle corde vocali si dilatano facendole gonfiare leggermente. Alcuni cantanti devono utilizzare più energia per intonare gli acuti.
La quantità di alcol che si può assumere prima che le mucose comincino a gonfiarsi dipende da cantante a cantante. Alcuni cominciano ad accusare difficoltà dopo un paio di birre, altri possono bere litri di alcol senza alcuna conseguenza. Impara a conoscere i tuoi limiti e ascolta sempre i segnali del tuo corpo.
Fumo
Quando si inala il fumo, questo viene a contatto con le mucose delle corde vocali irritandole e innescando quindi una potenziale tensione involontaria della gola. Nel campo della musica non sempre è facile abbandonare il fumo e, come per i fattori descritti sopra, la sensibilità delle mucose in reazione al fumo varia da soggetto a soggetto. Conosco cantanti che non tollerano una sola sigaretta, e ne ho incontrati altri che fumavano un sigaro dopo l’altro senza che la voce ne risentisse. Impara a conoscere i tuoi limiti e ascolta sempre i segnali del tuo corpo.
Il mio non è certamente un invito a fumare, ma chi lo fa abitualmente dovrebbe tenere presente che smettere a ridosso di un impegno importante, come una tournée o una registrazione in studio, presenta alcune controindicazioni. Infatti l’improvvisa MANCANZA del fumo può avere delle drastiche ripercussioni sulla voce dei fumatori. Le loro mucose compensano gli effetti della costante esposizione al fumo producendo muco in quantità maggiore rispetto a quelle dei non fumatori. E anche se si smette di fumare, le mucose continueranno per un certo periodo a produrre la stessa elevata quantità di muco che occorreva a controbilanciare la secchezza provocata dal fumo. La conseguenza di questa situazione è un eccesso di muco che può rendere più difficoltoso il controllo delle corde vocali. Insomma, se un cantante smette di fumare per prepararsi ad affrontare un impegno importante, può rischiare di ottenere l’effetto contrario.
Detto questo, è innegabile che i non fumatori di solito siano più in salute rispetto ai fumatori, e non solo vocalmente parlando. In definitiva, smettere di fumare presenta dei vantaggi non indifferenti. Il periodo necessario alla voce per adattarsi alla mancanza di fumo varia da cantante a cantante, e può andare da un minimo di due settimane a un massimo di tre mesi.
Mantieni invariata la tua tecnica
La cosa migliore che può fare un cantante, indipendentemente dalle sfide che deve affrontare, è attenersi alla tecnica vocale della quale conosce PER CERTO l’efficacia. Anche se la voce non risponde come al solito, continua a utilizzare la tua solita tecnica. Se senti che la voce comincia a vacillare, e che le note richiedono il doppio delle energie, sostienile due volte tanto e sforzati di mantenere la sensazione che provi quando canti con la gola aperta.
Lo stesso consiglio vale quando si canta con un’amplificazione carente. Comportati normalmente, e non cercare di cantare più forte anche se stenti a sentirti.
Quando canti, più che sull’orecchio abituati a fare affidamento sulle sensazioni fisiche che provi utilizzando una tecnica corretta. Questo ti aiuterà a non perdere la rotta quando ti troverai in condizioni svantaggiate.